
UNILEGION come alternativa efficiente alle class action
L’evoluzione giurisprudenziale italiana ha recentemente aperto nuove prospettive nel settore del “private enforcement", in particolare riguardo alla possibilità di trasferire le richieste di risarcimento danni a veicoli di risarcimento, come Unilegion. Questa evoluzione rappresenta un passo significativo nello sviluppo del finanziamento da parte di terzi del contenzioso (third party litigation funding) nel nostro Paese.
Un esempio emblematico di questa tendenza è rappresentato dalla campagna risarcitoria avviata da Unilegion in relazione al cartello del cartone ondulato. Secondo un articolo pubblicato su Legalcommunity il 5 dicembre 2024, intitolato “Cartello cartone ondulato, il punto sulla campagna risarcimento di Unilegion: ‘Già 250 aziende aderenti'", una serie di decisioni della Cassazione, a partire dalla sentenza n. 7375 del 19 marzo 2024, ha sostanzialmente aperto le porte alla possibilità di trasferire, a determinate condizioni, le richieste di risarcimento danni a un veicolo di risarcimento (come Unilegion) senza che ciò costituisca violazione delle disposizioni del Testo Unico Bancario.
Queste sentenze sono di fondamentale importanza per lo sviluppo in Italia del finanziamento da parte di terzi del contenzioso. Il third party litigation funding consente a soggetti terzi, estranei alla controversia, di finanziare le spese legali di una delle parti in cambio di una percentuale sul risarcimento ottenuto. Questo strumento offre alle imprese la possibilità di perseguire azioni legali senza dover sostenere direttamente i costi del contenzioso, riducendo il rischio finanziario associato.
L’introduzione di veicoli di risarcimento come Unilegion facilita l’accesso alla giustizia per le aziende danneggiate da pratiche anticoncorrenziali, permettendo loro di unire le forze e condividere le risorse necessarie per affrontare procedimenti legali complessi e costosi. Questo approccio collettivo aumenta l’efficacia delle azioni legali e può fungere da deterrente contro comportamenti illeciti nel mercato.
In conclusione, l’evoluzione giurisprudenziale italiana ha creato un ambiente più favorevole al finanziamento da parte di terzi del contenzioso, offrendo alle imprese strumenti innovativi per tutelare i propri diritti e promuovendo una maggiore efficienza nel sistema giudiziario.