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Danno esistenziale
IL C.D.DANNO ESISTENZIALE
Mecenate garantisce il risarcimento dei c.d. danni non patrimoniali, ed in particolare del danno c.d.esistenziale.
Tra i danni non patrimoniali, aventi cioè natura non economica, oltre a quello biologico (danno alla salute, suscettibile di accertamento medico-legale) e a quello morale (che ricomprende il dolore e le sofferenze patite a seguito per esempio di un lutto) assume senz’altro particolare importanza il c.d. “danno esistenziale”.
Si tratta di quel danno che comporta unpeggioramento della qualità della vita, riconducibile a quella serie di valori dell’esistenza del danneggiato.
In altre parole, si configura un danno esistenziale ogni qualvolta si realizzi una compromissione delle attività quotidiane che caratterizzano la personalità dell’individuo,delle sue occasioni felici ed in generale della qualità della vita e della sfera dinamico-relazionale, anche in assenza di lesioni fisiche o psicologiche.
Un esempio chiarificatore della fattispecie è costituito dal c.d.danno da vacanza rovinata.Quest’ultimo corrisponde ai disagi subiti dal turista, correlati, alla mancata realizzazione in tutto o in parte del programma di viaggio previsto. Lo scopo di chi va in vacanza infatti è quello di “ottenere uno stacco dallo stress della vita quotidiana per il quale è condizione indispensabile la realizzazione del programma vacanziero scelto”2. Simile al caso appena esposto, la giurisprudenza ha riconosciuto anche la risarcibilità del danno esistenziale derivante dalritardo dell’aereo che trasportava turisti verso un luogo di vacanza (per il mancato rispetto del diritto all’informazione e all’assistenza dei passeggeri), con conseguente condanna al rimborso del biglietto da viaggio.
La categoria del c.d.danno esistenziale ricomprende, altresì, molte altre fattispecie: infortunistica, perdita del congiunto, responsabilità medica, diffamazione a mezzo stampa, durata eccessiva del processo, licenziamento ingiusto, demansionamento, mobbing, immissioni non tollerabili, disfunzioni della pubblica amministrazione.
Proprio per evitare possibili liquidazioni arbitrarie del danno, l’organo giudicante terrà conto di tutti gli elementi della fattispecie, per esempio: la personalità del soggetto leso; l’interesse costituzionalmente rilevante violato; l’attività svolta dalla vittima; le ripercussioni del fatto illecito sulla personalità del soggetto leso; le alterazioni provocate dal fatto illecito, anche nell’ambito familiare e sociale del danneggiato. Oltre a tali parametri valutativi ed attenenti l’an (ovverosia la sussistenza) della richiesta risarcitorial’Osservatorio sulla giustizia civile di Milano ha reso note le tabelle per la liquidazione del danno non patrimoniale, quantificando monetariamente le varie voci di danno tra le quali anche quelle del danno esistenziale.
La particolare delicatezza dell’argomento impone ai professionisti del diritto di saper comprendere appieno le problematiche di ogni singolo caso, e stabilirne la metodologia di intervento più opportuna.